Il podologo è colui che studia la fisiologia, le patologie e i trattamenti del piede.
La Dr.ssa Manuela Carrara di Varese, è dunque un’esperta podologa che cura gli stati dolorosi, i difetti funzionali e posturali, le affezioni più o meno gravi e meno gravi, l’igiene del piede.
Interviene direttamente o su prescrizione, assiste all’educazione dei pazienti con patologie a rischio in collaborazione con medici specialisti e di base, fisioterapisti e tecnici ortopedici, nella prevenzione e nella cura delle patologie del piede in età pediatrica, adulta e geriatrica.
Particolare attenzione viene riservata alla gestione delle persone affette da patologie che richiedono un approccio multi-disciplinare (dermatologo, reumatologo, ortopedico, fisiatra) e in particolar modo al paziente a rischio (diabete, vascolopatia, neuropatia), mediante il controllo periodico e il trattamento delle lesioni ulcerative.
La visita podologica
La visita podologica è una valutazione clinica ed è l’analisi che permette al podologo di rilevare eventuali anomalie del piede.
Con la visita, la Dr.ssa podologa Manuela Carrara cerca di risalire alla causa del disturbo, accusato dal soggetto in esame, sia essa una causa strutturale vera e propria, sia una causa biomeccanica compensatoria del piede.
Durante la visita si eseguono l’anamnesi e l’esame obiettivo, che le permetteranno al podologo di indirizzare il paziente verso il trattamento podologico, la realizzazione di ausili o un approfondimento diagnostico con altri specialisti assieme ad altri specialisti delle province di Varese e Milano con cui collabora.
si raccolgono i dati relativi alla storia medica, familiare, fisiologica, patologica remota e prossima del soggetto.
Esame obiettivo
prevede un’osservazione del paziente dapprima sdraiato sul lettino, in cui si valutano: la lunghezza degli arti, eventuali torsioni, libertà articolari, morfologia del piede, rapporti articolari intrinseci del piede e alterazioni funzionali (si guardano anche lo stato della cute, eventuali presenza di ipercheratosi, traumatismi, cicatrici ecc.)
successivamente il paziente viene valutato in ortostatismo, osservando l’allineamento dei vari segmenti corporei: testa, spalle, braccia, schiena, bacino, ginocchia e ovviamente il piede; infine si guarda la dinamica del passo in relazione al piede stesso e alle strutture sovra podaliche (ovvero se il piede si comporta fisiologicamente o se prolunga/abbrevia una certa fase ecc.).
Esame al podoscopio
È uno strumento molto utile che, attraverso un piano superiore trasparente in cristallo retro-illuminato, consente una migliore visione dell'immagine della pianta del piede.
Permette quindi:
un'osservazione del carico del piede in posizione statica
una valutazione istantanea delle più caratteristiche alterazioni
dell’appoggio
serve da supporto all'esame obiettivo.
Presa dell’impronta
Consente di "prendere le misure" del piede per ottenere una ortesi su misura che risulti il più possibile fedele alla morfologia del piede e che rispecchi le reali necessità del paziente.
Per il paziente che si presenta in ambulatorio alcuni consigli
portare con sé tutti gli esami diagnostici precedenti
indossare o portare con sé le calzature usate abitualmente
(scarpe, ciabatte, scarpe da lavoro, eventualmente anche plantari) o che siano in una certa misura “consumate” per poter valutare meglio il consumo della suola, della soletta interna e della tomaia.